Il 2017 è stato l’anno del turismo sostenibile secondo l’ONU. L’oroscopo cinese definisce il 2018, invece, come l’anno del cane. E per il Mibact sarà l’anno del cibo italiano. Con rispetto, ma sai che scoperta per me: sono già ingrassato di 4 kg lo scorso anno…

Io voglio dedicare il 2018 alle ragazze straordinarie: ribelli, entusiaste, coraggiose. Dalla Sicilia fino in Piemonte. Dai 0 ai 120 anni. Dal paleolitico al futuro.

Sono cresciuto tra donne pazzesche, dalla mia famosissima nonna a mia cugina Emilia, dalle mie compagne-sorelle di scuola, alle donne fortissime che aprono botteghe innovative eppure così radicate nella tradizione. E lo faccio partendo da Vicenza, dove ha vissuto per quasi 15 anni la mia super-adorata zia Fernanda, che mi ha decisamente formato alla ribellione. E all’ironia, che può caratterizzare la ribellione.

La Vicenza degli uomini: tutte le vie sono al maschile

Certo, Vicenza è la città del Palladio (e per qualche mese anche di Van Gogh). E nello shopping sembra esistere solo corso Palladio. Una delle traverse principali celebra un altro grande vicentino, Antonio Fogazzaro. Se guardo la mappa del centro, solo uomini danno i nomi alle vie, Santi o peccatori che siano. Ma come è possibile?

Sono un po’ stufo di sentire celebrare sempre e quasi solo i grandi uomini del passato.

Non conosco abbastanza la storia della città per sapere quali donne l’abbiano resa grande. Ok, aggiungo subito ai buoni propositi del nuovo anno l’informarmi meglio. Per fortuna, nel presente, ne conosco moltissime. E me ne innamoro continuamente.

È da loro che vorrei partire perché il 2018 sia un anno speciale.

Le ragazze straordinarie di Vicenza: si parte da Piazza dei Signori

Entro per una cioccolata, esco con una mappa del tesoro. E la colpa è di Sonia e della sua Ciocco Lato, in Contrà del Monte. Insieme ad altri esercenti (che bella parola, esercenti!) ha creato “Vicenza si Mostra“. Si sono “auto-tassati” e hanno realizzato una cartina gratuita da dare ai turisti, perché si possano godere al meglio il centro città. Mentre ne parla, le brillano gli occhi – a me brillavano già per la cioccolata calda che sa di arancia – e ha un obiettivo: coinvolgere tutti i negozi, bar e ristoranti del centro. Non uno di meno.

“Se lavoro io, lavorano anche gli altri. E viceversa.”

Attraverso solo la strada in Corso Palladio e non mi fermo a guardare nessuna delle catene. Passo subito a Corso Fogazzaro e a Giorgia e a sua mamma, di cui ho già parlato in un altro articolo. Nel loro negozio, Il Pagliaio vendono artigianato etnico proveniente da Bali. E anche da Vicenza. Il fil rouge? Le donne. Donne artigiane, donne creative, donne appassionate e uniche.

“Ci dispiace molto per le calamite made in China – siamo così sicuri che i turisti vogliano quelle?”

Corso Fogazzaro è pieno di altre sorprese…

Entro dal Mifrulla di Antonietta e prendo un centrifugato. E una fetta di torta. E un caffè. Il fil rouge?

L’amore che possiamo dare agli altri passa anche attraverso l’amore per noi stessi e per il nostro corpo.

Ingredienti bio, musica rilassante, i toni del bianco e la preparazione tutta a vista, con verdure e taglieri sempre a portata di mano.

Ragazze straordinarie a Vicenza, come al negozio 222

Antonella, una delle ragazze straordinarie

Continuo la passeggiata e trovo un angolo di Amsterdam. No, è Barcellona. Ah no, è Brooklyn. Rettifico: Corso Fogazzaro 222 a Vicenza. E il negozio si chiama proprio così: 222. Come 2 sono le donne, Martina e Antonella, che lo hanno aperto in aprile. Mamme, e ancora di più donne, che vogliono realizzarsi e lo fanno con un luogo che sa di design ma non è snob. Ci si trova dallo zaino anti-borseggiatori alle cuffie super high tech: qualunque cosa (ci) si voglia regalare. Qui gli eventi uniscono le persone e l’abbigliamento è accanto ai libri Taschen, tra divani chic e culle dell’800.

“Vendiamo tutto quello che ci piace. Che rende più belle le case delle persone, portando un po’ di mondo a Vicenza.”

Quante altre ragazze straordinarie non sono raccontate a sufficienza?

Ok, questo è il buon proposito di quest’anno, per me. Parlare di viaggi, di sogni, di cibo. E soprattutto di ragazze straordinarie.

Le ragazze che, con il loro coraggio, rendono noi migliori.

#ragazzestraordinarie