Freddy lavora alla Hertz. È uno di quei signori incaricati di leggere il contachilometri e controllare se vi siete fatti la fiancata. Il suo lavoro è fatto di rapidità e precisione. Che stupore, sentirsi chiedere da lui come è andato il noleggio, per dove stiamo partendo, se sappiamo come arrivare al terminal. Il tutto, mentre non smette di sorridere, spontaneo e allegro.
Non sta leggendo un discorso pre-confezionato: prende l’iniziativa di essere gentile, ha il piacere di fare la differenza.

Karl-Heinrich Barsch è un Professor Emeritus dell’University of Central Florida, in pensione dal 2006. Parla 6 (sei) lingue, tra cui un italiano perfetto. È la prima persona che incontro a uno dei cento banchi del centro congressi di Orlando, alla ricerca di un biglietto particolare. Lui non sa l’informazione che mi serve, ma la vuole trovare. E mi accompagna su e giù per una hall enorme finché non troviamo chi può aiutarmi. Karl-Heinrich si fa carico della mia incapacità di leggere cartelli. Di orientarmi nel nuovo, in un sistema certamente supplier-friendly ma non user-friendly. E mentre lo fa mi racconta che a lui quel lavoro serve: per stare tra la gente, per tenere allenate le lingue straniere, per condividere buonumore.

Quando incontro quelli che sono stati i miei colleghi e collaboratori degli ultimi dieci anni, mi piacerebbe essere ricordato come “quello che faceva…”. Molto spesso, piuttosto, vengo ricordato come “quello che sorrideva…”. Spargere buonumore è una grande responsabilità. Provoca molti più cambiamenti di procedure, pettegolezzi, formalità.
Sposta l’asse: quelli importanti non siamo noi, che abbiamo giornate storte, incazzature, rancori, paure e delusioni. Sono le persone attorno a noi a essere prioritarie.

L’ho imparato da Simona, da Assunta, da Maria Adele, da Emanuela, da Alfredo, da Claudio. Da tutti quelli per cui il rapporto con il pubblico è una missione, non un lavoro.

L’insostituibile coraggio di sorridere

Cosa succederebbe a Freddy se il suo capo (o, peggio ancora, qualcuno a centinaia di chilometri di distanza per il quale è solo un numero) gli dicesse “non perdere tempo, dobbiamo risparmiare 10 secondi a cliente”?

Cosa succederebbe se il Prof. Emeritus Karl-Heinrich stesse in casa a rimirare i titoli che ha collezionato nella sua vita invece di dare una mano come operatore del centro congressi?

Ogni volta che diamo, facciamo la differenza.

Ogni volta che siamo grati, spalanchiamo porte.

Non dare ci rende brutti. Proteggere il feudo ci rende non solo inutili, ma dannosi.

Per fare magie, si inizia con un sorriso.