I no che aiutano a crescere... e a librarsi come una farfalla!

Saper dire no.

A chi ci propone di passare a un altro operatore telefonico.

A chi ci vorrebbe diversi da come siamo.

A chi ci offre 3 prodotti al prezzo di 2.

A chi ci ricatta moralmente, anche se ci vuole bene.

A chi non è gentile.

A chi non è chiaro.

A chi ci crede d’accordo.

A chi ci serve una pietanza fredda.

A chi parla male di qualcun’altro.

A chi lavora in modo mediocre.

A chi copia e non aggiunge valore.

A chi ci propone una minestra riscaldata.

A chi usa gli aggettivi in comunicazione: unico, esclusivo, magico.

A quando promettiamo e non manteniamo.

A chi dorme e non piglia pesci.

A chi porta l’ombrello perché “non si sa mai”.

A chi non parte.

A chi ci tira pacco all’ultimo.

A chi ci vomita addosso negatività e non cerca di cambiare.

A chi smorza il nostro sorriso invece di alimentarlo.

A chi ammazza i nostri entusiasmi con la concretezza.

A chi ci propone solo aneddoti e non costruisce un futuro.

A chi non si mette, una volta tanto, nei nostri panni.

A un bambino che reclama il suo iPad ed è meglio darglielo, piuttosto che regalargli attenzioni.

Ogni volta che diciamo un sì, scegliamo. Ogni volta che diciamo un no, scegliamo. 

I no che aiutano a crescere.

Se questo lunedì ci dessimo la possibilità di scegliere con consapevolezza e non in modo automatico? Se la nostra scelta fosse un no bello, grande e fermo, che ci facesse sentire di nuovo i piloti della nostra vita? Due lettere, una parolina, una piccola gioia che potrebbe aprire la porta ad altre, inaspettate porte.

Un no detto con coraggio e contro l’abitudine. Non per partito preso, ma con lo spunto di prendere una posizione netta, di mettere un freno a una corsa in cui noi non siamo più noi.

Un no che lasci, finalmente, spazio a nuovi sì.