Chi è stato in Giappone fa una fatica bestia a dimenticarlo. Ti rimane nel cuore, pop e tradizionale come solo quella nazione sa essere. Poi, di lunedì, ciao. Un viaggio in Giappone è tipo il regalo più bello da immaginare e da ricevere. Più delle Crocs. Del cofanetto di Harry Potter. E del maglione con le renne.

Giusto per dovere di cronaca, non ero un giapponofilo. Non ne so nulla di manga e per me Johnny è quasi magia è stupendo anche se non lo chiamo Orange road. Però ho iniziato il 2016 a Kyoto e mi ha portato davvero tanta tanta fortuna. E buonumore.

Senza andare tanto in là, ecco quindi una piccola gioia del lunedì per chi in Giappone c’è già stato e per chi sogna di andarci. Anche per chi non gliene frega niente. La ricetta è semplice.

  1. Riguardare Kiss me Licia (non un episodio intero, nessuno di noi riuscirebbe a farlo)
  2. Sognare le fettine panate come Mirko e Andrea
  3. Mangiare le fettine panate a Milano (che poi si chiama Okonomiyaki ed è una delle sette meraviglie del mondo)
  4. Leggere il sito da sballo di Marco Togni, un ragazzo italiano che si è trasferito nel Paese del Sol Levante, per imparare tutto tutto tutto quello che serve
  5. Smettere di pensare che sia un posto molto costoso, che si mangi solo sushi, che le radiazioni l’abbiano invaso attraverso la nostra Mini guida per  organizzare il viaggio
  6. Immaginare come sarebbe bello, un lunedì, immergersi in un Onsen lontani dal rumore, assistere a una lotta tra robot a Tokyo e attraversare mille porte Torii a Kyoto

Gioia #10 – Organizzare un viaggio in Giappone

Sì, lo so che in teoria doveva bastare il sognarlo. Però, se proprio non ce la fate a resistere alla tentazione, potete sempre prenotare un volo: nel periodo esagerato della fioritura dei ciliegi i prezzi a/r sono ancora sui 500 Euro.

Roba da chiedere agli amici di non farci regali di Natale ma di contribuire al biglietto. Farà felice il 99% di loro, quelli che o non amano Natale o sono perennemente in ritardo e in crisi con la ricerca dei regali.

Tipo me.

O la mia amica Zanzi.