Come funziona la comunicazione efficace
“Basta mettere un cartello”
“Tanto la gente non legge”
“Non ha visto che c’era scritto?”
“Guardi, è nel regolamento.”
Stufi della comunicazione inefficace.
Se una rivoluzione può esserci, potrebbe ripartire dall’abuso della parola. Dalla pubblicità al mondo di ogni giorno, il superfluo ci ha totalmente inondati.
Alla radio. Il sistema di rilevazione degli autovelox, il cui spot termina con Alesi che recita “Coyote. Be coyote, drive coyote.”
In palestra. L’adesivo appiccicato sullo specchio che ricorda di usare il phon in modo consono.
I kg e kg di volantini che il mio condomino butta via ogni settimana. Offerte che nessuno ha intenzione di leggere.
Il curriculum di 3 pagine che aggiunge spessore gonfiato a chi ha una scrivania che traballa.
La spiegazione di sicurezza in aereo che la gente non ascolta ma che per legge va fatta.
L’offerta esclusiva, l’opportunità unica, il simpatico omaggio.
Gli asterischi nelle pubblicità.
Il processo di acquisto così facile da durare meno di un minuto e il relativo contratto lungo quindici pagine.
La mail di 12 km, scritta per pararci il culo e non pensando a cosa serve al nostro lettore davvero.
Il menù con 200 portate, tutte fatte con ingredienti mediocri.
Dove eravamo mentre la comunicazione efficace perdeva?
In cosa eravamo impegnati mentre al posto dell’empatia nel costruire una comunicazione davvero efficace, eravamo concentrati con miopia sui nostri obiettivi, sui budget, su di noi?
E poi arriva la comunicazione efficace.
- Il bagno in cui si invita gli uomini a fare la pipì da seduti.
- Il locale che cerca personale: “Rockstar baristas & food ambassadors”.
- Il mio bistrot preferito, che ringrazia il suo pizzaiolo e sfancula gli omofobi su ogni tavolo.
- La gelateria di cui sono innamorato, che non ha bisogno di elencare gli ingredienti e neanche di un sito.
- Il pub che ha birre più gelide del cuore del tuo ex.
- La vetrina tedesca che elenca decine di cose che diventano più belle, quando si è innamorati.
- Il bar che raccoglie like su Facebook in cambio di un’uscita con un barista.
- L’ironia di that’s vapore, che ci vorrebbe vedere copulare come dei vetegali. Finocchi?
- I cuscini per fare una battaglia in cui entrambi si vuole vincere (o semplicemente fare l’amore).
- La parrocchia che chiede di un usare il cellulare in modo arguto.
La comunicazione efficace batte quella inefficace 10-0.
Quando tocca il cuore.
Quando è semplice.
Quando è nelle corde di chi legge, non di chi scrive.
- 1. Il bagno in cui si invita gli uomini a fare la pipì da seduti.
- 2. Il locale che cerca personale: “Rockstar baristas & food ambassadors”.
- 3. Il mio bistrot preferito, che sfancula gli omofobi su ogni tavolo.
- 4. La gelateria di cui sono innamorato, che non ha bisogno di elencare gli ingredienti e neanche di un sito.
- 5. Il pub che ha birre più gelide del cuore del tuo ex.
- 6. La vetrina tedesca che elenca decine di cose che diventano più belle, quando si è innamorati.
- 7. Il bar che raccoglie like su Facebook in cambio di un’uscita con un barista.
- 8. L’ironia di that’s vapore, che ci vorrebbe vedere copulare come dei vetegali. Finocchi?
- 9. I cuscini per fare una battaglia in cui entrambi si vuole vincere (o semplicemente fare l’amore).
- 10. La parrocchia che chiede di un usare il cellulare in modo arguto.
- 11. Ancora il mio bistrot preferito