
Tre anni fa ho deciso di iniziare a studiare sceneggiatura. Il mondo della narrazione per immagini mi era sempre piaciuto e per trovare il coraggio di prendere quella tastiera in mano mi ci sono voluti quasi quindici anni.
Credevo il difficile fosse scrivere.
Affatto.
Il difficile è diventare onnivori. Guardare serie TV di generi molti lontani dai miei gusti. Film in cui prima della scoperta dell’assassino c’è il rischio che sia io a morire di paura. Storie davanti alle quali sfogo tutta la mia carenza cronica di sonno.
È una palestra, certo.
Però non anche questo weekend. Già c’è lo stress del Natale, dei regali, dell’albero che-se-non-lo-fai-entro-l’otto-casca-il-mondo. Delle code dappertutto, dei centri commerciali. Delle giornate troppo corte. Del freddo e della neve che non scende e meno male che non scende sennò sai che casino.
E così credo proprio ci meritiamo un premio. Leggero ed economico.
Ritornare al Queens Guadalajara Style di Betty Suarez e sua sorella Hilda.
Osservare Carrie mentre fa shopping e Samantha mentre fa sesso col pompiere nel garage della caserma. Sedersi al cinema sgranocchiando pop corn e godersi la Ponigliano innevata della Cena di Natale di Bianchini. E Ninella e Don Mimì.
Cantare le canzoni di Aladdin a squarciagola incantati una volta di più dal doppiaggio di Gigi Proietti.
Rivedere Tutti pazzi per Mary o Il Matrimonio del Mio Migliore Amico per la centesima volta e celebrarla stappando spumante.
Chiudere la porta e lasciare fuori le catastrofi, gli zombi, le spie, gli omicidi.
Fuo-ri.
F-U-O-R-I.
E pure Mariah Carey che da 22 anni canta All I want for Christmas is you.