
Non serve una scienza per aprire un blog
Non importa se siamo in vacanza, se stiamo lavorando, se piove o c’è il sole per aprire un blog. Importa ricordarsi che sì, siamo speciali. Lo siamo per la nostra storia, lo siamo per l’impegno. Lo siamo perché abbiamo imparato a fare il bucato più bianco senza additivi chimici. Abbiamo capito come risolvere il sudoku più velocemente. La parmigiana la facciamo proprio bene. Iscrivendoci alla newsletter dell’outlet risparmiamo il 20%. Scoviamo buone notizie in giro per il mondo. Siamo campioni di foto trash. Piccoli geni di Photoshop. Non ci piacciono i frullati eppure siamo così bravi a farli per chi amiamo. Troviamo i soprannomi perfetti.
(invito ognuna delle persone che mi stanno intorno a riconoscersi nelle categorie appena citate)
Tutti sappiamo qualcosa.
Tutti sappiamo fare qualcosa.
Tutti potremmo insegnare qualcosa.
Cosa ci manca per aprire un blog?
Non l’accessibilità. È gratis. Su Medium, su Blogger, su WordPress o su Tumblr.
Non la tecnologia. Ci pensano gli altri a mettercela. Noi dobbiamo solo scrivere.
Serve saper scrivere bene per aprire un blog?
No, decisamente no. Serve aver voglia di condividere. E di essere costanti nel farlo.
In fondo, è la stessa differenza che passa tra stare zitti in una tavolata oppure prendere parte alla conversazione.
Qual è il cambiamento che vogliamo produrre nel nostro lettore?
Questo è ciò che conta.
Aiutarlo a dimagrire.
Fargli imparare a montare un video.
Spiegarli come hackerare un mobile IKEA.
Farlo rilassare e, finalmente, ridere un po’.
Ridare fiducia nel genere umano.
No, non è quello di diventare ricchi. No, non è quello di essere cagati. No, non è quello di diventare famosi.
Ogni volta che l’azione che parte da noi tiene davvero in considerazione l’altro, è quella giusta da fare.
A pochi interessa se parliamo di noi.
A tutti, se parliamo di loro.
Quando il parlare al cuore di qualcun’altro tocca anche il nostro cuore, bingo.
Vi vorrei raccontare perché ho iniziato a scrivere questo blog per MaxGuide. Io in realtà volevo solo scrivere guide turistiche. Che non scrivo con il sogno di diventare ricco o famoso. Le scrivo perché vorrei che nessuno prendesse delle fregature quando visita città che non conosce. Con lo stesso spirito e lo stesso trasporto di quando do un consiglio a un amico.
Ecco perché MaxGuide non è detto che abbia i posti “che nessuno conosce”. Ha quelli che piacciono a me e alle persone di cui mi fido. Nessun luogo che segnaliamo ci ha pagati e neanche offerto un caffè. Ci tengo personalmente che continuino ad avere clienti, perché fanno cose belle, buone, che mi piacciono. E so che da qualche parte, ci sono altri che li apprezzerebbero come me.
Allo stesso modo, sono grato per tutte le cose che ho imparato a fare grazie al web e ai libri che ho letto. Ho imparato a vedere oltre l’orizzonte, so cucinare la torta salata con gli asparagi, riordinare la casa e fare siti web.
So contornarmi di persone positive e recuperare buone notizie.
Aprire un blog significa essere grati.
Grati per quello che abbiamo. Grati per quello che conosciamo. Smaniosi di condividere. Elettrizzati al pensiero di aiutare gli altri.
Aperti alle cose bellissime che ci potranno capitare dopo.
Perché il prima, lo conosciamo già fin troppo bene.